Il programma ideato da Borsa italiana nel 2012 per avvicinare le PMI ai mercati dei capitali è arrivato a quota 150 aziende.
Le PMI per crescere hanno spesso bisogno di relazioni, capitali e risorse nuove. Per aiutare le imprese a realizzare i loro progetti Borsa italiana ha creato ELITE, una piattaforma unica di servizi integrati che mette a disposizione le competenze industriali, finanziarie e organizzative per vincere le sfide dei mercati internazionali.
Per essere ammessi al progetto le aziende devono avere dei requisiti che prevedono anche dei parametri patrimoniali, finanziari ed economici: fatturato > di 10mil (se inferiore elevato tasso di crescita), reddito operativo almeno pari al 5% del fatturato e ultimo risultato netto positivo. “Elite dà visibilità alle eccellenze italiane, ma soprattutto accorcia le distanze e semplifica il mercato dei capitali” ha spiegato Luca Peyrano, responsabile del mercato primario di Borsa italiana e ‘padre’ del progetto Elite, durante la presentazione delle nuove società avvenuta il 7 maggio a Palazzo Mezzanotte coadiuvato dalla ‘madre’ Barbara Lunghi, responsabile mercati PMI di Borsa italiana, che ha evidenziato come l’asticella dell’ambizione si sia alzata sia con riferimento al numero di aziende (150) sia per il fatturato medio ora a 105 milioni, con un tasso di crescita del 15%. Le PMI italiane dipendono fondamentalmente dal sistema bancario, mentre le società ELITE hanno accesso a tutte le opportunità di fund raising disponibili a livello locale e potenzialmente internazionale. Dalla sua nascita, Elite ha infatti prodotto i primi risultati: 15 progetti di quotazione sul listino allo studio, 8 operazioni di private equity, 3 emissioni di mini bond (e 8 in preparazione).
La scorsa settimana, Elite è sbarcato anche nel Regno Unito, ora si attende la prossima ammissione di Ottobre.