Nuovi indicatori su indebitamento e liquidità che le banche europee dovranno rispettare: un ulteriore passo avanti nella realizzazione del programma di riforme post crisi.
Il gruppo dei Governatori e dei Capi della vigilanza, ha accettato il 12 gennaio, la proposta del comitato di Basilea per una definizione unica del rapporto di indebitamento delle banche (leverage ratio) con l’obiettivo di superare le differenze nazionali che finora hanno ostacolato il confronto fra gli indici delle banche di paesi diversi. Si tratta di un tema centrale nelle norme di Basilea 3 che rinforza i requisiti di capitale.
Il presidente della BCE Mario Draghi elogia all’iniziativa, affermando che in questo modo gli istituti saranno più resistenti agli shock finanziari che in passato, afferma infatti, che “il leverage ratio è un importante strumento di garanzia e anche le norme sulla liquidità sono importanti per un regime patrimoniale basato sul rischio. Insieme forniscono un quadro regolatorio che dovrebbe assicurare banche più resilienti a shock finanziari rispetto a quanto era nel passato”.
La prima linea di difesa delle banche contro gli shock di liquidità dovrebbe essere l’autoassicurazione, e le banche centrali dovrebbero rimanere prestatori di ultima istanza e intervenire solo in caso di momenti di stress.
Per il presidente del Comitato di Basilea e governatore della banca svedese, Stefan Ingves “sono stati fatti buoni progressi per concludere l’ambizioso programma di riforme e per garantire la sua attuazione piena e coerente. C’è ancora da fare, ma il Comitato è sulla buona strada per completare presto le riforme connesse con la crisi e, così facendo, per istituire un sistema bancario più forte e più resistente”.