Nei giorni scorsi, Assonime, Confindustria e Afep (l’associazione francese delle imprese private) hanno inviato una lettera al Commissario Ue, Paolo Gentiloni, chiedendo la rimozione temporanea dei vincoli alla deducibilità fiscale degli interessi passivi, derogando con all’art. 4 della direttiva 1164 del 12 luglio 2016.
L’emergenza Coronavirus – si legge – ha avuto un forte impatto sugli investimenti (delle società europee), che dovrebbero ridursi del 13,3% nel 2020. La politica di risanamento a sostegno degli investimenti deve essere una priorità assoluta, per evitare che i paesi Ue restino indietro rispetto agli altri per gli investimenti delle imprese.
Come misura di emergenza, le associazioni chiedono quindi alla Commissione Ue di proporre una direttiva che consenta agli Stati membri di derogare temporaneamente alla disposizione che limita al 30% dell’Ebitda la deducibilità fiscale degli interessi passivi per il 2020.
Una deroga temporanea per il 2020 fornirebbe la flessibilità necessaria agli Stati membri per adottare le misure nazionali appropriate per far fronte all’attuale situazione eccezionale.