Sempre più negli ultimi anni si è consolidata la propensione all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Se tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000 si è assistito ad una globalizzazione della supply chain, con flussi del ciclo passivo rivolti sempre più verso l’Europa orientale ed il Far East, nell’ultimo decennio le aziende nazionali hanno intrapreso un’evidente corsa all’export.
Il miglioramento delle telecomunicazioni e logistica, l’accesso a market places globali e politiche di sostegno istituzionale hanno semplificato l’export di molte società, sia in ambito industriale e manifatturiero che dei servizi.
Secondo le ultime stime dell’ICE, le imprese italiane con controllate dirette all’estero sono circa 11 mila, con un trend del 45% di crescita negli ultimi 15 anni.
Come ipotizzabile, nella maggioranza dei casi le subsidiaries estere sono distributive della casa madre su determinate geografie specifiche, ma possono essere anche filiali con attività produttive locali o catene di supply chain autonome.
Un altro elemento di riflessione è che le oltre 11 mila aziende italiane che operano oltre confine detengono mediamente 3 società all’estero ognuna.
In questo contesto, il ruolo del Tesoriere e dell’area Finanza non può quindi limitarsi alla mera gestione dei flussi locali, ma deve provvedere anche ad una corretta analisi e gestione delle subsidiaries. Le attività delle Tesorerie estere finiscono con l’avere un impatto diretto sull’andamento gestionale di tutta la società.
Non da meno è emerso, sempre secondo la già citata ricerca dell’ICE, che solo il 27% delle società controllate all’estero opera all’interno dell’area SEPA. Il 33 % opera invece nell’area EMEA extra Euro, il 12% in APAC, il 10% negli USA.
Va da se quindi che anche l’attività di Tesoreria non può essere scevra da riflessioni inerenti ai rapporti con istituti finanziari locali e alla gestione del rischio cambio.
Uno degli aspetti che spesso i Tesorieri di Medie Imprese o Corporate hanno sollevato a Western Union Business Solutions, è stato ad esempio la possibilità di accedere rapidamente e in modo semplificato ad un’unica piattaforma che consentisse di gestire, per le varie filiali estere, il regolamento dei flussi, sia sul ciclo passivo che su ciclo attivo.
Inoltre, le policy interne per la gestione del rischio cambio, inerenti ai fattori Transativi (regolamento dei pagamenti a fronte delle fatture intercompany o verso fornitori terzi) o Traslativi, erano talvolta ostacolate o spesso rallentate da difficoltà operative o creditizie del provider bancario.
Per venire incontro a queste esigenze operative, WUBS ha creato una nuova piattaforma operativa dedicata alle aziende con filiali all’estero. Il nuovo strumento, completamente personalizzabile in base alle singole esigenze, consente al Tesoriere centrale di poter istituire pagamenti o gestire incassi in nome e per conto delle varie filiali accedendo ad un’unica piattaforma ed utilizzando il network di WUBS. Il Tesoriere potrà anche affidare tale attività ad un ufficio preposto in loco, mantenendo solo i poteri di autorizzazione o visibilità presso la sede centrale.
Ovviamente tutte le condizioni economiche (commissioni o tassi di cambio applicati) sono le stesse definite per la casa madre, portando così ad una razionalizzazione evidente in termini di costi.
Tale strumento inoltre consente anche il trasferimento istantaneo di fondi in valuta tra le varie subsidiaries e la casa madre, mettendo inoltre a disposizione oltre 40 wallet valutari per ogni entità legale.
Un ulteriore elemento di attenzione della Tesoreria è l’esigenza di ridurre i rischi di errore o frode, nonché la semplificazione amministrativa degli iter procedurali. Ogni soluzione di WUBS è quindi completamente integrabile, sia per la casa madre che per filiali estere, con tutti i principali sistemi di tesoreria o ERP. Come detto l’approccio di WUBS è stato quello di rendere il proprio prodotto personalizzabile e modulabile in base ai sistemi della controparte. La user experience della Tesoreria deve risultare quindi efficiente e sicura.
Come detto uno degli aspetti che può impattare il risultato operativo di un’azienda internazionale è proprio quello della gestione del rischio cambio e delle oscillazioni valutare. Il prodotto di WUBS, oltre a mettere a disposizione la possibilità di negoziare circa 130 divise in tempo reale e regolare pagamenti ed incassi in modo efficiente (real-time per flussi intercompany), consente di avere certezza e visibilità sui tassi di cambio, con condizioni omogenee per tutte le entità del gruppo.
Inoltre, consentiamo alla casa madre di poter acquistare ed operare in strumenti di copertura che possono poi essere direttamente utilizzati dalle singole legal entities straniere per regolare i loro flussi in valuta, relativi al ciclo attivo o passivo. In sostanza, WUBS consente un’operatività in derivati FX svolta centralmente, ma con un eventuale utilizzo e regolamento da parte di una qualsiasi controllata estera.
Con questo strumento WUBS ha già ottenuto positivo riscontro da molte aziende internazionalizzate, piccole o grandi multinazionali, che hanno potuto soddisfare la loro esigenza di aumentare l’efficienza operativa del gruppo, dotarsi di condizioni standardizzate e competitive a livello globale, integrare ogni singola entità in una sola piattaforma tramite il proprio ERP o sistema di tesoreria, effettuare scambi intercompany in valuta in modo istantaneo e “a costo 0”, nonché approntare una politica di copertura dal rischio cambio a livello centrale a vantaggio di tutte le società estere e del Gruppo.
Tali strumenti innovativi consentono al Tesoriere di avere un ruolo sempre più attivo e consapevole in aziende internazionali, aumentando l’efficienza ed il controllo insieme a velocità e semplificazione.