In quest’ultimo periodo ci sono state parecchie aziende che hanno conosciuto ed utilizzato la Finanza Alternativa.
In un mondo in continua evoluzione, a causa di problemi sanitari, di mercati che non rispettano più certi criteri e previsioni, di situazione internazionali che bloccano certe aree di esportazione oltre ad aumentare fortemente i costi x materie prime e servizi, è opportuno conoscere anche altre forme finanziarie.
Di certo l’imprenditore spinge il proprio staff per trovare più di un fornitore per lo stesso prodotto. Questo al fine di poter scegliere ad ogni fornitura, le migliori condizioni, non solo di prezzo, ma soprattutto di qualità, di velocità nella consegna, della azione di marketing indiretta che si ottiene etc.
Nel campo finanziario in particolare in Italia, si è sempre utilizzato un unico fornitore: il sistema bancario.
Anche se con società diverse il sistema bancario ha sempre utilizzato le stesse procedure e richieste per avere accesso a forme di finanziamento o forme di supporto allo sviluppo aziendale.
Ultimamente il sistema bancario è stato utilizzato a livello normativo per il bonus 110%, per la moratoria su rimborso di debiti etc. Ora, anche in base a normativa che sta cambiando (vedasi Basilea 4, la moratoria non più operativa ed altro) il sistema creditizio comunica che ci saranno minori fondi a disposizione delle azienda italiane.
Diventa opportuno conoscere e prendere contatto con nuovi fornitori di liquidità al fine di supportare e sviluppare le idee di crescita aziendale.
Negli Stati Uniti la Finanza Alternativa è utilizzata dalle aziende in una percentuale del 60/65% rispetto al sistema bancario.
Per i TESORIERI che gestiscono i cash flow, le previsioni di cassa future, le necessità di cassa nel breve e medio periodo, è interessante conoscere altri fornitori di liquidità ed illustrare ai CFO ed alla Proprietà aziendale di aprire la strada anche a questo mondo di capitali.
Gli aspetti principali della Finanza Alternativa sono:
– avere una valutazione aziendale (è necessario sapere esattamente quanto vale la propria azienda nel mercato al fine di agire in ottica di crescita)
– finanziamenti a medio/lungo termine (minibond) senza richiesta di garanzie e senza essere indicati in centrale rischi)
– provate equity (considerare di poter ottenere una quotazione parziale della propria azienda – 20 – 30% – al fine di poter avere accesso a liquidità o poter acquisire nuove aziende per incrementare la propria attività etc)
– formazione (è opportuno che a livello proprietario e manageriale si conoscano nuovi “fornitori” di finanza oltre al sistema bancario unico attualmente utilizzato).
Questi aspetti si utilizzano sia per PMI che per Grandi Imprese e nell’immediato futuro come AITI provvederemo ad effettuare incontri o webinar specifici sul tema.