ITALIA DOMANI

Claudia Rossi e Federico Marzano  – EY 
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È questo il nome che è stato dato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ad indicare l’obiettivo ultimo: lasciare alle generazioni future un paese più digitalizzato, sostenibile, dinamico e territorialmente coeso. In altre parole, un paese più Moderno.

Il Nostro piano trae origine dal Fondo “Next Generation EU” che, con una capacità finanziaria complessiva di 750 miliardi di euro, tra prestiti e sussidi, ha (e avrà) il compito di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia di COVID-19.

È quindi la programmazione dell’Unione Europea a tracciare la guida per il piano italiano, dove è evidente il focus sulla Twin Transition.

Infatti, il PNRR, con la sua dote di 235,1 Miliardi di Euro, si articola sui su 3 assi strategici seguenti (declinati in 6 Missioni, 16 Componenti e 48 Linee di intervento):

  • Digitalizzazione e innovazione
  • Transizione ecologica
  • Inclusione sociale

Il piano, avviato nel 2021, produrrà i suoi effetti fino al 2026, attraverso un susseguirsi di riforme ed investimenti, destinando le risorse finanziarie ai diversi attori del sistema paese: pubblica amministrazione, enti locali, imprese private e cittadini.

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo visto il susseguirsi di numerose finestre per la presentazione di bandi ed anche se osserviamo, nel momento in cui si scrive, il panorama delle opportunità del PNRR possiamo individuare diverse agevolazioni molto attrattive per le aziende italiane, a prescindere dal settore di appartenenza come, ad esempio, le seguenti misure (di cui si riepilogano le caratteristiche principali):

 

  1. ACCORDI PER L’INNOVAZIONE (dal 31 gennaio 2023 ad esaurimento risorse) Misura di sostegno per progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, e servizi, o al notevole miglioramento di prodotti, processi, e servizi esistenti. È rivolta ad imprese di qualsiasi dimensione (anche in partenariato) e finanzia a fondo perduto programmi relativi ad attività di Ricerca Industriale (50%) e Sviluppo Sperimentale (25%) realizzati tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree di intervento del Programma «Horizon Europe»
  2. FONDO NUOVE COMPETENZE (dal 13 dicembre 2022 al 28 febbraio 2023) È un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per permettere alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione.Finanzia le attività formative finalizzate all’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica dell’azienda e concede un rimborso pari al 100% della quota previdenziale e assistenziale delle ore destinate alla formazione e pari al 60% della retribuzione oraria del lavoratore, fino ad un massimo di 10Mln Euro per azienda.
  3. TRANSIZIONE 4.0 (In vigore) Il Piano Transizione 4.0 si traduce in un mix di incentivi a supporto dell’Innovazione delle imprese italiane.Si tratta di agevolazioni concesse a titolo di Credito d’Imposta di tipo automatico, ovvero le aziende possono accedervi senza presentare preventivamente la domanda di ammissione ad un ente gestore della misura.Tuttavia, i beneficiari saranno sottoposti a controlli a posteriori da parte dell’Agenzia delle Entrate e potranno incorrere in significative ripercussioni sotto il profilo sanzionatorio, in caso di credito non spettante o inesistente, senza la possibilità di accedere a strumenti deflattivi.Proprio per questo, si rendono necessarie, a monte, verifiche accurate per un corretto inquadramento della fattispecie agevolativa, oltre che analisi puntuali della documentazione a supporto della richiesta di agevolazione, al fine di prevenire irregolarità formali e sostanziali che possano tradursi in futuri danni per l’impresa.

Di seguito un breve excursus delle 3 misure agevolative previste:

  1. Credito d’Imposta per le attività di R&S, Innovazione e Design, con aliquote variabili in base al tipo di attività svolte e all’esercizio fiscale di competenza, permette di compensare parte dei costi interni ed esterni legati ai progetti di ricerca e sviluppo (personale dipendente e autonomo, consulenze, materiali, ammortamento dei beni utilizzati all’interno dei progetti agevolabili).

Gli ambiti di ricerca interessati all’agevolazione sono:

  • Ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici per l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, indipendentemente da applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
  • Ricerca Industriale: attività di ricerca pianificata per acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per permettere un miglioramento di quelli esistenti;
  • Sviluppo sperimentale: acquisizione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati.
  1. Credito d’Imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0 (materiali ed immateriali), favorisce l’acquisto di asset materiali nuovi (es. macchinari) o immateriali (es. software, piattaforme digitali), strumentali all’attività d’impresa, nelle aziende di qualsiasi settore e dimensione.

Al fine di agevolare tali investimenti, i beni devono presentare obbligatoriamente i requisiti previsti dalla normativa, che asseriscono a due macro ambiti:

  • Interconnessione, ovvero che siano collegati con il sistema aziendale in modo bidirezionale;
  • Interoperabilità, ovvero che interagiscano in sistemi differenti e possano scambiare informazioni tra sistemi informativi non omogenei.

Anche in questo caso le aliquote agevolative variano in funzione della tipologia di investimento e dell’esercizio fiscale di competenza.

 

  1. Credito d’imposta Formazione 4.0, permette di compensare parte dei costi legati all’aggiornamento delle competenze del personale dipendente, dei formatori e delle spese generali. La formazione dev’essere legata al paradigma Industry 4.0 e le aliquote agevolative variano da un 70% ad un 30% in base alla dimensione aziendale.

N.B. Cumulabilità con altri incentivi L’interesse verso Piano Transizione 4.0 non si esaurisce nell’effetto agevolativo delle misure appena citate ma risiede anche nella possibilità di cumulo, spesso possibile, con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto gli stessi costi.

Non solo PNRR …

Numerose sono anche le opportunità le cui dotazioni finanziarie non attingono dal PNRR, ma che un attento sguardo sul mondo della finanza agevolata deve riuscire ad individuare.

È il caso del bando GREEN NEW DEAL (apertura dal 17 novembre 2022 ad esaurimento risorse) che finanzia programmi coerenti con le finalità del Green Deal Europeo ed è rivolto ad imprese di qualsiasi dimensione (anche in partenariato). In questo caso vengono agevolati i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo attraverso un mix di risorse a titolo di finanziamento agevolato (60%) e di un contributo a titolo di fondo perduto (15% per attività di R&S e 10% per attività di industrializzazione) a copertura delle spese ammissibili.

In questo contesto, tuttavia, le aziende faticano ad intercettare tempestivamente le opportunità a loro disposizione a causa delle tempistiche stringenti per accedere ai bandi, ai tecnicismi di cui sono pervasi i regolamenti delle misure e ad un’attitudine alla programmazione che non sempre si rivela adeguata.

È proprio alla luce di queste esigenze che EY propone alle aziende un’assistenza che miri ad adottare un approccio corretto e volto a massimizzare i benefici derivanti dal panorama delle agevolazioni PNRR e altre programmazioni (regionali, nazionali e comunitarie).

Il Team EY si affianca alle aziende in un percorso che può essere riassunto nei seguenti step:

Step 1: Analisi del piano degli investimenti

L’azienda che vuole attivare la ricerca di bandi dovrebbe avere chiari i propri obiettivi di sviluppo strategico, declinati in progetti di investimento futuri. Il piano degli investimenti deve essere analizzato in maniera tale da fare emergere gli elementi chiave che consentano di attivare uno scouting delle misure agevolative coerenti con gli obiettivi aziendali (transizione digitale? Transizione ecologica? Internazionalizzazione? …).

Step 2: Ricerca delle misure e monitoraggio continuo

In base ai risultati dell’analisi degli investimenti, anche attraverso il supporto di consulenti specializzati, si potrà iniziare l’attività di ricerca dei bandi che meglio si addicono alla realtà aziendale.

Il panorama normativo di riferimento, in continua evoluzione, obbliga gli attori ad un continuo aggiornamento e ad una spiccata reattività nel momento in cui una misura idonea viene intercettata. L’azienda deve, quindi, essere in grado di poter adattare il progetto da finanziare ai requisiti del bando, sfruttando prontamente il set di informazioni (caratteristiche tecniche, budget di spesa, certificazioni, partner preliminarmente coinvolti …) raccolte e/o generate durante l’analisi critica del piano degli investimenti.

Step 3: Preparazione della domanda

Sfruttando il risultato delle attività svolte precedentemente (analisi del business plan, comprensione delle esigenze, ricerca ed intercettazione delle opportunità più adatte al profilo aziendale, approfondimento quali/quantitativo dei singoli progetti etc…) si riuscirà ad efficientare la predisposizione della domanda di agevolazione. Tramite un approccio strutturato, l’azienda sarà in grado di rispettare le scadenze imposte dal legislatore e traguardare la presentazione del bando in modo più efficace, potendo applicare tempestivamente quei “correttivi” utili a colmare eventuali gap tra la misura d’interesse e l’investimento previsto.

Il network EY presenta competenze multidisciplinari complementari per assistere i clienti durante tutto l’iter precedentemente descritto, oltreché nella realizzazione stessa dei progetti in ottica di Open Innovation, Digitalizzazione e Sostenibilità ambientale tramite gli SME, traducendosi come un punto di riferimento completo per le esigenze delle imprese.