LA SUPPLY CHAIN FINANCE torna a TRIESTE

Giovanni Ceci – Consigliere  AITI 
null

Trieste è per la Delegazione Nord Est un appuntamento consolidato che vuole sposare la dimensione logistica di una area dove l’intermodalità dei trasporti navali e terrestri, mostra incrementi di traffico che sono di rilievo a livello nazionale.

Su questi aspetti, gli eventi che AITI svolge a Trieste hanno il focus principale sulle tematiche legate alla Supply Chain Finance per trasferire contenuti operativi alle aziende e ampliare le tematiche legate alla attività ordinaria del tesoriere che si trova ad operare in un contesto macroeconomico in continua evoluzione e attuali criticità ben note.

Quindi un focus che attraverso le testimonianze operative di aziende ed istituzioni, vogliono supportare le aziende con strumenti e soluzioni operative in grado di sviluppare il modello di business aziendale.

Su queste premesse , lo scorso 14 ottobre presso Confindustria Alto Adriatico , da sempre partner primario di AITI si è svolto l’incontro “SUPPLY CHAIN & TREASURY: l’innovazione a presidio delle catene globali di fornitura nei nuovi scenari di crisi” per verificare e toccare in concreto come proteggere la filiera del procurement e mitigare i rischi legati alla volatilità dei mercati sempre nell’ottica di anticipare il rischio di liquidità e sfruttare le opportunità della innovazione digitale che in ambito della tesoreria sono strumenti oramai primari .

In apertura dei lavori Paolo Condotti, Vicepresidente di Confindustria Alto Adriatico, ha illustrato l’attuale contesto macroeconomico mentre Rosario Maccarrone, Responsabile Delegazione Nord Est, ha certificato la professionalità della figura del tesoriere nel modello di business aziendale.

Gabriele Pirani dell’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano, partner storico di AITI in questa tematica, ha illustrato l’attuale contesto nazionale e internazionale della SCF e come i processi e strumenti attualmente disponibili possano essere impiegati per tutelare e migliorare il cash flow e supportare il livello del working capital.

Giovanni Nigro di Kyriba , ha analizzato i concreti processi che possono essere impiegati nella gestione della tesoreria aziendale e di come la creazione della liquidità è il vero cuore della vita aziendale che attraverso strumenti operativi consentono di monitorare e anticipare le criticità legate ai flussi import /export, il tutto per prevenire il rischio di liquidità.

Abramo Vincenzi di Accudire ha portato alla platea la testimonianza del processo digitale della CMR che permette di ampliare i processi legati alla SCF connettendo i flussi della filiera e certificare nella piattaforma dedicata, tutte le informazioni legate alla logistica eliminando i flussi cartacei che nella ordinarietà delle operazioni doganali spesso creano ritardi operativi.

Ivano Di Santo di Insiel, ha illustrato i rischi e pericoli che la digitalizzazione delle informazioni sensibili siano il vero tema da affrontare per evitare i danni che spesso nella mancata attuazione di linee guida a tutela del Cyber Risk che oggi è il vero problema da affrontare.

A conclusione degli interventi, la tavola rotonda moderata da Giovanni Ceci attraverso le testimonianze dei tesorieri AITI Roberta Giachin, Manuela Braiuca, Riccardo Spinelli e Marco Not, ha permesso di portare le singole esperienze di colleghi che operano in diversi settori industriali per analizzare le soluzioni che giornalmente vengono applicate avendo sempre l’unico obiettivo di tutelare il rischio di liquidità.

I riscontri dei colleghi sia in presenza che in remoto hanno permesso di attualizzare la necessità di un ulteriore approfondimento allargando la tematica sulla nuova frontiera del trade finance che certamente sarà sviluppato in un prossimo evento.

Vogliamo qui ringraziare la Dr.ssa Elisabetta Michieli di Confindustria Alto Adriatico per la disponibilità e seguito che nel corso degli anni ha mostrato per i temi che AITI ha voluto illustrare a Trieste.