Come vengono emessi i rating ESG: le valutazioni quantitative

Laura Oliva, CEO Ekuota.com
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I rating ESG sono valutazioni del livello di conformità delle aziende ai principi di sostenibilità. Descrivono quanto un’azienda è in grado di bilanciare le questioni ambientali, sociali e di governance. Sono emessi dalle agenzie internazionali specializzate, utilizzando metodologie che assegnano dei pesi a criteri definiti per ciascuna area: Ambiente, Sociale e Governance. Ogni area comprende molteplici fattori (ad esempio incidenti sul lavoro, consumo di energia, emissioni di gas serra, composizione dell’organo di controllo ecc.) e fa riferimento a standard internazionali universalmente accreditati, forniti da UE, UN e OECD (ad esempio i Global Compact delle Nazioni Unite). Ogni criterio viene poi analizzato in base alle politiche definite dall’azienda, all’attuazione di tali misure, alla rendicontazione delle iniziative intraprese e allo svolgimento di tali iniziative.

I criteri e il sistema di ponderazione tra i criteri variano a seconda del settore di attività (ad esempio le emissioni di CO2 sono valutate maggiormente per una azienda manufatturiera che per una azienda di servizi finanziari). Le informazioni utilizzate dalle agenzie provengono da varie fonti: dalle società stesse (documenti pubblici, risposte a questionari specifici, contatti telefonici e incontri con gli analisti), da terze parti interessate (ONG, sindacati, organizzazioni governative, ecc.) e da altri canali come i media (tramite siti internet e informazioni pubbliche ufficiali di vari enti come ad esempio Consob e Istat). Tutte le informazioni e i dati raccolti vengono classificati a seconda dei temi chiave specifici per il settore e i punteggi di ciascuna azienda vengono confrontati con quelli delle aziende simili.

Per chiarire come funzionano i metodi di valutazione quantitativi, prendiamo un esempio concreto ed attuale riferito al settore alimentare europeo. Uno dei più importanti fattori per le valutazioni dell’area Ambiente sono le emissioni di gas serra. Confrontiamo i dati delle principali aziende europee, utilizzando il tasso di intensità carbonica, calcolato dividendo il totale delle emissioni per il fatturato.

 

 

Come si vede nell’immagine, il settore ha registrato nel corso del 2020 una intensità carbonica media di 9 tonnellate ogni 100.000 € di fatturato e il 68% delle aziende ha emissioni al di sotto della media. Tra le aziende eccellenti, con performance superiori alla media, spiccano le italiane Lavazza, Ferrero, Morato Pane, Fileni e La Doria.

In conclusione, abbiamo visto che è possibile ricondurre le valutazioni di rating ESG a dati quantitativi misurabili, che possono essere compresi e utilizzati per il controllo delle performance.

Un tema che acquisterà sempre maggiore attenzione se pensiamo a quanto è diventato importante avere un buon rating, per essere correttamente valutati dai clienti e dagli interlocutori finanziari.

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