La Risoluzione del Parlamento Europeo del 4/02, che estende fino al 1^ Agosto la possibilità di disporre bonifici e addebiti diretti nei formati nazionali, non varia in Italia i piani di migrazione in corso.
Il 9 gennaio scorso la Commissione Europea ha emanato una proposta di modifica del Regolamento (UE) 260/2012 sull'”End Date SEPA” che, nel confermare la scadenza del 1° febbraio 2014, introduce un periodo transitorio per garantire la regolarità dei pagamenti per i consumatori e le imprese.
Ricordiamo che la proposta di modifica del Regolamento per diventare effettiva necessita dell’approvazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo e che sia la Banca Centrale Europea sia la Banca d’Italia, attraverso propri comunicati stampa, hanno evidenziato che la data finale del 1° febbraio 2014 per il completamento della migrazione alla SEPA resta pienamente confermata, richiamando quindi tutti i soggetti coinvolti a rispettare l’end-date del 1° febbraio 2014.
L’ABI ha successivamente emanato la Circolare 2 Serie Tecnica con la quale vengono fornite ai Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) alcune indicazioni che integrano e in parte modificano i contenuti della circolare di Serie Tecnica n. 33 del 27 dicembre 2013 in materia di dismissione delle procedure nazionali BON e RID/AEA.
Migrazione dei bonifici
Rimane confermata la data del 31 gennaio 2014 come ultima data di regolamento sull’interbancario tramite la procedura BON.
La procedura BON, la cui chiusura era prevista per lo stesso 31 gennaio 2014, rimarrà tuttavia aperta a livello prudenziale anche dopo questa scadenza e consentirà, in casi eccezionali e di emergenza, di gestire eventuali ordini di bonifico con data regolamento successiva al 1° febbraio 2014.
Tali operazioni saranno monitorate dalla Banca d’Italia.
Le imprese dovranno quindi inviare le proprie richieste di pagamento telematiche con data regolamento successiva al 31 gennaio 2014 nei formati previsti per l’esecuzione di SCT (xml o formato testo arricchito per consentire i servizi di conversione).
Migrazione degli addebiti diretti
Per gli addebiti diretti è stato ritenuto opportuno adottare un atteggiamento prudenziale in virtù del quale eventuali operazioni di addebito diretto RID con data scadenza successiva al 31 gennaio 2014, presentate all’incasso dalle aziende creditrici secondo i formati attualmente in uso non dovranno essere scartate dai PSP e potranno essere gestite ancora, in via transitoria, tramite la procedura RID.
Per quanto riguarda la raccolta di nuove deleghe RID, i messaggi di “Richiesta di autorizzazione all’addebito in conto acquisita dall’Azienda” (causale 90211) e di “Comunicazione di Autorizzazione all’addebito in conto su richiesta diretta del Cliente sottoscrittore” (causale 90210) potranno essere gestiti nella procedura di Allineamento Elettronico Archivi RID fino alla data del 28 febbraio del 2014. Da tale data non sarà quindi più possibile raccogliere ulteriori nuove deleghe RID.
Anche sulle procedure RID ed Allineamento Elettronico Archivi RID sarà attivato un monitoraggio volto a segnalare alla Banca d’Italia le operazioni di addebito diretto e le autorizzazioni all’addebito gestite a partire dal 1° febbraio del 2014 non conformi con le previsioni del Regolamento (UE) 260/2012.
viene quindi confermata la scadenza del 31 gennaio 2014 come termine ultimo per poter gestire in un cosiddetto regime di duality, cioè alternativamente, le richieste di incasso RID o SDD riferite alla medesima autorizzazione all’addebito (secondo le modalità indicate nella circolare ABI di Serie Tecnica n. 10 del 23 aprile 2013). Da tale data, per le deleghe RID convertite in mandati SEPA, conversione che , come noto, si realizza con l’invio di una richiesta di incasso SDD a valere su una delega RID, non sarà più possibile inviare successivamente una disposizione RID (processo di migrazione irreversibile).
Spostamento ininfluente
Infine, per qunto finora emerso, la Risoluzione del Parlamento Europeo del 4/02, che estende fino al 1^ Agosto la possibilità di disporre bonifici e addebiti diretti nei formati nazionali, non varia in Italia i piani di migrazione in corso.
Il testo della Risoluzione infatti recita
<…> 1. In deroga al l’articolo 6, paragrafi 1 e 2, fino al 1º agosto 2014 i PSP possono continuare a trattare le operazioni di pagamento in euro in formati diversi da quelli richiesti per i bonifici e gli addebiti diretti ai sensi del presente regolamento.